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Ogni individuo all’interno della comunità LGBTQIA+ ha una storia, un’identità e un’esperienza uniche: la diversità è una risorsa preziosa che contribuisce alla ricchezza e alla complessità delle esperienze umane.

Durante il percorso di vita, le persone LGBTQIA+, potrebbero trovarsi ad affrontare una serie di difficoltà psicologiche causate dallo stress specifico legato allo stigma e alla discriminazione verso le minoranze sessuali (Minority Stress), che sommandosi alle difficoltà della vita quotidiana può causare diversi disturbi come: ansia, depressione, bassa autostima e senso di isolamento.

Il processo di accettazione e di comprensione della propria identità di genere e/o orientamento sessuale può essere complesso e può generare conflitti interni. L’internalizzazione di pregiudizi o la paura di essere giudicati possono ostacolare il processo di accettazione di sé e influenzare il benessere psicologico.

E’ importante sottolineare che queste difficoltà non sono intrinseche all’essere LGBTQIA+, ma sono il risultato delle sfide sociali che spesso la comunità deve affrontare.

Diventa fondamentale per lo psicoterapeuta adottare un approccio affermativo, descritto dall’American Psychological Association come un ascolto libero dal pregiudizio da adottare con tutti gli utenti (Lingiardi & Nardelli, 2014), in cui le persone LGBTQIA+ si possano sentire accolte e comprese nella loro completezza. 

I servizi che offriamo per promuovere il benessere sono:

  • colloqui informativi e di supporto per genitori e familiari di persone LGBTQIA+ che possono affrontare difficoltà nella comprensione e accettazione dell’orientamento sessuale o identità di genere de* figli*. Spesso si possono provare una serie di emozioni, tra cui confusione, paura, rabbia, tristezza o senso di perdita. Il supporto psicologico può aiutare i genitori a navigare attraverso queste emozioni e ad adattarsi al cambiamento;
  • consulenza psicologica su problematiche connesse all’orientamento sessuale;
  • accompagnamento e supporto nell’esplorazione della propria identità di genere;
  • processo di coming out cioè, rivelare ad altre persone la propria identità di genere e/o orientamento sessuale,  che può risultare un momento difficile e stressante a causa della paura del rifiuto, dell’accettazione sociale e delle conseguenze negative;
  • supporto nella costruzione di una vita sentimentale e relazionale soddisfacente;
  • supporto sul tema dell’omogenitorialità. Con questo termine si indicano quei nuclei parentali costituiti da genitori omosessuali. Ad oggi, non esistono dati scientifici che dimostrino differenze significative tra famiglie omosessuali ed eterosessuali. Lo stesso vale per il benessere psicologico e l’autostima dei figli. La presenza di atteggiamenti negativi nei confronti dell’omosessualità invece, può rappresentare un elemento disfunzionale nelle relazioni interpersonali delle famiglie omogenitoriali, in quanto i genitori possono giudicarsi come sbagliati, sentirsi in colpa e vergognarsi di se stessi, con il rischio di trasmettere ai propri figli tali sentimenti e percezioni negative;
  • terapia di coppia per coppie gay, lesbiche, bisessuali, asessuali e a orientamento misto;

terapia delle relazioni affettive per persone LGBTQIA+ in relazioni non monogame (poliamore, relazioni aperte).

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