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Per “controllo eccessivo” intendiamo un autocontrollo eccessivo o disadattivo, a tal punto che può portare a problemi di salute mentale cronici.

 

L’autocontrollo è la capacità di inibire impulsi, impulsi, comportamenti o desideri concorrenti e ritardare la gratificazione per perseguire obiettivi futuri ed è spesso equiparato al successo e alla felicità. In effetti, i fallimenti nell’autocontrollo caratterizzano molti dei problemi personali e sociali che affliggono la civiltà moderna, tra cui l’abuso di sostanze, le attività criminali, la violenza domestica, le difficoltà finanziarie, le gravidanze adolescenziali, il fumo e l’obesità (Baumeister, Heatherton, & Tice, 1994; Moffitt et al., 2011).

Tuttavia, l’eccessivo autocontrollo, o eccesso di controllo, può essere ugualmente problematico. L’eccessivo controllo è associato all’isolamento sociale, alla solitudine, al cattivo funzionamento interpersonale e a problemi di salute mentale gravi e difficili da trattare, come l’anoressia nervosa, la depressione cronica e il disturbo ossessivo-compulsivo della personalità (ad esempio, Lynch & Cheavens, 2008; Zucker et al. al., 2007). Gli individui con disturbi dell’ipercontrollo spesso soffrono silenziosamente, anche se la loro sofferenza può non essere evidente.

Sfortunatamente, a causa dell’alto valore che la maggior parte delle società attribuisce alle capacità di ritardare la gratificazione e inibire manifestazioni palesi o pubbliche di emozioni e impulsi potenzialmente distruttivi, i problemi legati all’eccessivo controllo inibitorio o al “controllo eccessivo” hanno ricevuto poca attenzione, o sono stati fraintesi, ed è stato stato difficile per i medici riconoscere tali problemi.

 

L’ipercontrollo disadattivo è caratterizzato da quattro deficit fondamentali:

 

  • Bassa ricettività e apertura: manifestata da bassa apertura a feedback nuovi, inaspettati o disconfermanti, evitamento di incertezza o rischi non pianificati, sospettosità, ipervigilanza per potenziali minacce e marcate tendenze a scartare o respingere feedback critici.
  • Basso controllo flessibile: manifestato da bisogni compulsivi di struttura e ordine, iperperfezionismo, alto obbligo sociale e dovere, prove compulsive, premeditazione e pianificazione, fissazione compulsiva e approccio al coping, comportamento rigido governato da regole e alta certezza morale (es. , c’è solo un modo giusto di fare qualcosa).
  • Espressione emotiva inibita pervasiva e bassa consapevolezza emotiva: manifestata da un’inibizione inappropriata del contesto dell’espressione emotiva (p. es., esibire una faccia piatta quando si riceve un complimento) e/o espressioni di emozione insincere o incongruenti (p. es., sorridere quando si è angosciati, mostrare preoccupazione quando non si sente ), consistente sottostima del disagio e scarsa consapevolezza delle sensazioni corporee.
  • Bassa connessione sociale e intimità con gli altri: manifestata da relazioni distaccate e distanti, sentirsi diversi dalle altre persone, frequenti confronti sociali, alta invidia e amarezza e ridotta empatia.

 

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Articolo tratto da https://www.radicallyopen.net/

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