Le hai sognate, programmate e desiderate per mesi. Le vacanze estive sono un momento bellissimo ma hanno un difetto. Prima o poi finiscono. Ecco allora che il rischio di provare ansia e andare incontro alla “sindrome da rientro” si fa tanto più presente quanto più si avvicina il momento di tornare a casa.

Quando delle tanto sognate vacanze estive non restano altro che foto sul cellulare e valigie da disfare prima di rientrare in ufficio è probabile che si provi una piccola dose di tristezza.

Nel momento in cui a questa normale sensazione di leggera malinconia si aggiunge l’ansia, si parla di sindrome da rientro: una condizione psicologica transitoria che provoca stress e disagio.

Sindrome da rientro: le cause

Il ritorno alla routine e ai ritmi della vita quotidiana dopo un periodo di vacanza può trasformarsi in motivo di ansia per diverse ragioni:

  1. I “sospesi” ritornano: tutto quello che avevamo lasciato o appositamente finto di dimenticare torna a settembre e ci presenta il conto. a vacanza finita è ora di risolvere le questioni che avevamo lasciato aperte prima di partire.
  2. Il lavoro è percepito come negativo: la depressione post vacanza o sindrome da rientro si fa sentire soprattutto quando pensiamo che rientrare in ufficio sia una tortura e non una normale ripresa della vita quotidiana.
  3. Si deve prendere una decisione importante: rientrare da un periodo di relax può diventare un momento traumatico se ad attenderci c’è una decisione radicale da prendere. Quando non si sta bene dove si è, spesso a settembre la sensazione di disagio si fa sentire maggiormente e si deve trovare la forza interiore per decidere di cambiare.

I sintomi della sindrome da rientro

Se l’idea di tornare al lavoro diventa fonte di ansia, se quando ci sediamo alla scrivania ci manca del tutto la motivazione per intraprendere le nostre attività professionali e se veniamo assaliti dalla sensazione di essere sopraffatti dalle attività che prima svolgevamo senza preoccupazioni, allora è possibile che si tratti proprio di depressione post-vacanza.

Osservare i propri comportamenti e le proprie emozioni è sempre la chiave giusta per iniziare a mettere a fuoco il problema.

I sintomi principali della sindrome da rientro possono essere individuati in:

  • Disturbi del sonno (insonnia ma anche il suo contrario, l’ipersonnia o il verificarsi di incubi ricorrenti);
  • Tendenza a rimandare gli impegni professionali;
  • Apatia;
  • Sensazione di noia verso qualsiasi attività;
  • Difficoltà di concentrazione;
  • Irritabilità

Ci sono anche manifestazioni a livello fisico da non sottovalutare: cefalea, debolezza, mal di stomaco, stanchezza cronica sono segnali importanti per riconoscere la sindrome da rientro.

Naturalmente non possono mancare i sintomi emotivi: dalla tristezza alla sensazione di stress, dall’angoscia fino agli attacchi di panico nei casi più gravi, senza dimenticare la fobia sociale.

Riconoscere la depressione da rientro è quindi semplice? Non proprio.

I sintomi che abbiamo visto fin qui possono essere associati anche ad altri disturbi; ciò che più caratterizza la sindrome da rientro è che queste manifestazioni si palesano dopo un periodo di vacanza

Queste sensazioni di ansia e disagio possono durare pochi giorni o settimane e si verificano anche nei bambini. Il motivo? La sindrome da rientro non è altro che un problema di adattamento: ognuno di noi reagisce al cambiamento con tempi e modi diversi.

Come superare la depressione post-vacanza

 

È importante provare a ridurre l’impatto potenzialmente traumatico alla vita quotidiana. Ecco qualche consiglio utile:

  1. Programmare periodi di ferie brevi e diluiti nel tempo: una vacanza di una settimana porterà ad un rientro meno impattante rispetto ad una vacanza lunga due settimane.
  2. Rientrare a casa qualche giorno prima della ripresa del lavoro: in questo modo si avrà il tempo di ritornare ai propri tempi e spazi in modo più graduale, partendo dalla propria casa.
  3. Creare un ambiente di lavoro piacevole: se notiamo qualche sintomo da sindrome post rientro, rendere accogliente il nostro spazio professionale potrebbe essere un’attività utile a ridurre l’impatto con la ripresa dei ritmi lavorativi.

Rientrare dalle vacanze non è mai piacevole; per evitare che questo momento si trasformi in un vero e proprio trauma è importante instaurare un dialogo positivo e delicato con sé stessi: trattarsi bene è uno strumento potente per il proprio benessere interiore, in qualunque mese dell’anno ci si trovi.

 

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