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La ricerca di Cedars-Sinai fa luce su come il cervello umano generi rapidamente nuovi ricordi, fornendo intuizioni su potenziali nuovi trattamenti per i disturbi della memoria.  Un nuovo studio ha esaminato i neuroni che producono dopamina, un composto che funge da trasmettitore per gli impulsi nervosi. Ha scoperto che questi neuroni della dopamina svolgono un ruolo critico nella formazione della memoria episodica, che consente alle persone di ricordare cose come dove hanno parcheggiato l’auto al mattino e cosa hanno mangiato a cena la scorsa sera.

Nello studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, i ricercatori hanno osservato la risposta dei singoli neuroni della dopamina umana in pazienti sottoposti a stimolazione cerebrale profonda per il trattamento del morbo di Parkinson. I pazienti osservavano una sequenza di immagini: alcune non erano mai state viste prima e quindi erano “nuove”, altre sono state ripetute ed erano quindi “familiari”.
Per ciascuna immagine, il paziente ha premuto un pulsante per indicare se era nuovo o familiare. Questo ha permesso agli investigatori di tracciare la formazione di nuovi ricordi.
“Quello che abbiamo scoperto è che un sottoinsieme dei neuroni dopaminergici rispondeva solo quando un’immagine era nuova, ma non quando era familiare.” ha detto Jan Kaminski, PhD, primo autore dello studio e scienziato del progetto al Cedars-Sinai. “Questa è una nuova scoperta scientifica importante, perché finora non era ancora chiaro come il sistema dopaminergico contribuisca alla formazione della memoria episodica”.
“La stimolazione cerebrale profonda è una delle rare opportunità per i ricercatori di osservare l’attività dei neuroni della dopamina in un’area del cervello chiamata substania nigra in un essere umano sveglio” ha detto Adam Mamelak, MD, professore di neurochirurgia al Cedars-Sinai e co-autore dello studio. “Questa procedura fornisce preziose nuove informazioni sul modo in cui gli esseri umani formano i ricordi.”

Anche se non direttamente legati alla ricerca su disturbi specifici, i risultati forniscono nuove informazioni rilevanti per la comprensione di alcune malattie. I neuroni dopaminergici infatti degradano nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, che oltre ai sintomi motori è spesso accompagnato anche da problemi cognitivi come problemi di memoria.
Oltre alle conoscenze scientifiche derivate, questo studio è anche un’eccellente dimostrazione del potere della ricerca e della collaborazione interdisciplinare tra scienziati, neurologi e neurochirurghi, tra lavoro clinico e di ricerca.

Articolo tratto da  http://neurosciencenews.com/dopmaine-neurons-memory-8939/

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