Le emozioni fanno parte della vita quotidiana di ogni bambino ed è per questo che imparare a riconoscerle e a gestirle è una competenza fondamentale per crescere in modo equilibrato.

Quando i bambini non dispongono di strumenti adeguati per comprendere e gestire ciò che provano, le emozioni possono risultare travolgenti. La rabbia può manifestarsi con comportamenti oppositivi o provocatori, la tristezza può portare al pianto e al ritiro, mentre la frustrazione può trasformarsi in scoppi di irritabilità o in richieste insistenti difficili da contenere. 

Aiutarli a comprendere il significato di ciò che provano è uno dei compiti più importanti per i genitori, perché rappresenta la base dello sviluppo emotivo e relazionale futuro.

Le difficoltà più comuni che possono avere i bambini

Partiamo dal presupposto che non tutti i bambini vivono le emozioni allo stesso modo. Ci sono quelli che tendono a trattenerle, quelli che le esprimono in maniera molto intensa, e quelli che fanno fatica a comprenderle.

Ma alcune delle difficoltà più comuni sono:

  • riconoscere le emozioni: i bambini piccoli spesso non capiscono la differenza tra ciò che provano e questo fa sì che anche emozioni del tutto normali e frequenti si trasformino in qualcosa di difficile da comprendere;
  • gestire la rabbia: questo succede spesso con i bambini e può manifestarsi con urla, pianti, aggressività o comportamenti oppositivi;
  • tollerare la frustrazione: accettare che non sempre si può ottenere ciò che si vuole è una delle prime sfide della crescita;
  • paure e ansie: dal buio ai distacchi, le paure fanno parte dello sviluppo, ma a volte possono diventare molto ingombranti.

Queste sono tutte difficoltà che se non riconosciute e gestite possono influenzare la vita scolastica, le relazioni con i coetanei e il benessere generale del bambino.

Strategie pratiche per aiutare i bambini a gestire le emozioni

In tutto ciò, i genitori hanno un ruolo fondamentale nel guidare i figli verso una maggiore consapevolezza emotiva. Ci sono alcune strategie semplici e pratiche che possono davvero fare la differenza, come per esempio:

  • validare i sentimenti: è importante non sminuire o negare le emozioni, ma accoglierle e far vedere che sono legittime;
  • mostrare un modello positivo: i bambini imparano molto osservando gli adulti. Se vedono che un genitore sa esprimere la rabbia o la frustrazione in modo costruttivo, tenderanno a imitarlo;
  • creare spazi sicuri: un angolo tranquillo o un momento della giornata in cui il bambino può parlare di ciò che prova favorisce l’espressione emotiva;
  • insegnare piccole tecniche di autoregolazione: respirare profondamente, contare fino a dieci o disegnare sono strumenti semplici ma efficaci per aiutare i bambini a calmarsi.

In tutti questi casi, non si tratta di eliminare le emozioni difficili, ma di renderle comprensibili e gestibili.

Quando è utile un supporto esterno

In alcune situazioni, nonostante l’impegno dei genitori, le difficoltà emotive dei bambini possono diventare più persistenti o avere un impatto importante sulla vita quotidiana.

Se le crisi di rabbia sono molto frequenti, se l’ansia limita le esperienze del bambino o se la tristezza sembra durare troppo a lungo, può essere utile rivolgersi a un professionista. Psicologi e psicoterapeuti specializzati in età evolutiva, come il CentroMoses, possono offrire strumenti su misura, sia al bambino che ai genitori, per affrontare meglio queste sfide.

L’importante è ricordarsi che chiedere aiuto non significa non essere capaci, ma avere la consapevolezza di dare ai figli un sostegno in più.

Genitori a confronto”: un aiuto concreto per sostenere i figli

Per supportare le famiglie in questo percorso, il CentroMoses organizza un ciclo di incontri dedicati ai genitori, che si terranno da ottobre 2025 a giugno 2026 presso la sede di Crema.

Gli appuntamenti affronteranno alcuni dei temi più importanti della crescita, tra cui proprio la gestione delle emozioni nei bambini, la scuola e le difficoltà di apprendimento, la rabbia, l’adolescenza e l’uso del digitale.

Ogni incontro è indipendente, così da permettere a ciascun genitore di scegliere gli argomenti più rilevanti per la propria esperienza o di costruire un percorso completo. Lo scopo è fornire strategie pratiche, spunti di riflessione e soprattutto uno spazio di confronto in cui condividere domande e difficoltà con altri genitori.

Questi appuntamenti possono rappresentare un aiuto concreto per chi desidera accompagnare i figli con maggiore consapevolezza, riducendo lo stress e aumentando la fiducia nelle proprie capacità educative.

Scopri di più sugli incontri con CentroMoses e iscriviti a quelli più adatti a te! 

 

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