Il laboratorio si basa sul concetto del dipingere come espressione e sperimentazione del sé, in uno spazio rassicurante e di sostegno, in cui tutto ciò che avviene ha un significato e viene utilizzato per facilitare l’autoconsapevolezza e lo sviluppo emotivo.
La terapeutica artistica vuole, infatti, essere un canale che, per mezzo del fare pittorico, aiuta il rapporto che ognuno di noi ha in primo luogo con sé stesso e conseguentemente con gli altri. Misurarsi con la realtà, formata da materiali non sempre docili e malleabili, per rappresentare le idee e le emozioni, nonostante la rigidità e l’incertezza iniziale del primo approccio all’arte, spesso così distante dalla presunzione di potersi liberare a piacere nel dar corpo alle proprie fantasie.

Si tratta di conoscere le regole del fare artistico, intrinseche in ognuno di noi e ben più accettabili rispetto a quelle imposte dall’esterno: regole che mirano, infatti, alla soddisfazione dell’autore di fronte all’opera compiuta, in un contesto di relazione con gli altri. In questo modo è possibile muovere sentimenti anche in chi guarda l’opera; se questo processo si innesca avrà come primo risultato positivo quello di tenere a bada la distruttività del sé col piacere della creazione. In questa prospettiva fare arte significa collaborare per realizzare gesti creativi, affiancare immagini a metodi artistici per capire, indirizzare e trasformare.

Il laboratorio si terrà in presenza nella sede di Bergamo (via Bartolomeo de Osa, 4) nel rispetto delle normative Covid-19.

Obiettivi

  • Stimolare la creatività intesa come capacità di pensare alla realtà in modo diverso dal solito e reinventarla come nuova, guidando i partecipanti attraverso differenti modalità di osservazione e restituzione grafica;
  • Stimolare la manualità, utilizzando il corpo come mezzo pittorico;
  • Migliorare le abilità comunicative, affettive e relazionali, in un processo di riconoscimento e regolazione dei propri vissuti emotivi, favorendo la consapevolezza del proprio mondo interiore e della possibilità di modificarlo.

Fasi

1° FASE: sperimentazione della materia artistica e di quella pittorica, insieme, alla ricerca di operati comuni dai quali poter partire. È necessario avvicinarsi al materiale con uno spirito differente, utilizzando tutti i nostri sensi per potergli donare un nuovo nome, un nuovo significato e soprattutto un nuovo impiego; ogni materia possiede una sua poesia, compito del laboratorio è dialogare con quest’ultima. “C’est la matière qui commande la forme”, dice Bachelard. Ne consegue che, se ci imbattiamo in una trasformazione, si potrà scommettere che un’immaginazione del materiale è in atto dietro
il gioco delle forme; la materia quindi è in un processo di evoluzione continuo.

2°FASE: restituzione dell’attività svolta: ogni partecipante si appropria dei contenuti espressi ed elaborati nei diversi incontri, che già avevano sollecitato esperienze di crescita e consapevolezza di sé, e che ora può comprendere attraverso il prodotto realizzato.

Date

4 Novembre – 11 Novembre – 18 Novembre 2021

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