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L’autolesionismo può essere definito come qualsiasi atto di danno intenzionale a se stessi, indipendentemente dal fatto che sia accompagnato da pensieri suicidi, che affligge per la maggior parte adolescenti e giovani adulti, con con un’incidenza del 15-20% (Ross et al., 2002). Gli studi dimostrano che soggetti con disregolazione emotiva sono più vulnerabili a sviluppare comportamenti autolesivi. Problemi sociali, traumi e concause psicologiche possono contribuire ad amplificare il fenomeno, poiché ciascuno di questi fattori può portare a sentimenti di rabbia, senso di colpa o odio per se stessi.In aggiunta, la mancanza di una rete di supporto adeguata e di persone su cui poter contare per aiuto e consigli, può portare a comportamenti autolesivi sia  come unico modo per rilasciare emozioni così intense sia per sentire laddove la dissociazione difensiva è attiva. I professionisti della salute ritengono che l’autolesionismo sia un disturbo sotto-diagnosticato, in quanto le persone tendono a nascondere le proprie problematiche. La paura di essere scoperti innesca meccanismi di isolamento e riservatezza, esponendo al rischio di cronicizzazione del quadro psicopatologico.

Il corso è mosso dalla volontà di formare i clinici nell’identificazione e trattamento dell’autolesionismo; lo stesso DSM-5  inserisce questo tra le condizioni che necessitano di ulteriori studi.

Obiettivi

Riconoscere i segnali dei comportamenti autolesivi, sia in adolescenza che in età adulta, è fondamentale per aiutare il paziente a uscire dalla condizione di sofferenza, di fuga e di smarrimento.

  • Aumentare le conoscenze sul comportamento autolesivo: cos’è il comportamento autolesivo, cosa spinge le persone ad auto lesionarsi, la correlazione tra autolesionismo e suicidio
  • Modalità di aggancio con il paziente e tecniche di colloquio
  • Analisi della prevalenza del comportamento autolesivo tra le varie popolazioni di persone in base al genere, all’età
  • Analisi delle cause, ragioni e funzioni del comportamento autolesivo
  • Aumentare la comprensione emotiva ed intellettuale dei bisogni delle persone che si auto lesionano
  • Apprendere i trattamenti evidence-based per il trattamento del comportamento autolesivo

 

Dott.ssa Maria Giuseppina Canevisio

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale. Docente e Supervisore dell’Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva (AIAMC) nell’Area Età Evolutiva, in particolare si occupa del trattamento in adolescenza dei comportamenti gravi: autolesionismo, suicidio e comportamenti a rischio. E’ presente nel comitato di redazione della rivista Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale. Si occupa di attività clinica e di ricerca ed è tra i soci fondatori del CentroMoses di psicoterapia.

 

Il corso è aperto a Psicologi e Psicoterapeuti, Psichiatri e Medici

Il corso è accreditato per 9,7 crediti ECM

9.00 -10.00: definizione e fenomenologia del comportamento autolesivo in età evolutiva e nell’età adulta

10.00-11-00: principali teorie eziopatogenetiche

11.00-11.15: coffee break

11.15-13.00: modelli precursori del comportamento autolesivo: Hyperstress e Dissociazione

13.00-14.00: pausa pranzo

14.00-15.30: trattamento integrato del comportamento autolesivo in età evolutiva

15.30-16.30: trattamento integrato del comportamento autolesivo in età adulta

16.30-17.30: esercitazione pratica di tecniche di colloquio con il paziente autolesionista

17.30-18.00: domande e discussione e compilazione del questionario ECM

 

Hotel Mennini – Via Napo Torriani 14 – 20124 Milano (MI)

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