fbpx

Il nostro umore ogni giorno ha delle normali continue oscillazioni che possono spingersi fino ai due estremi della gioia incontenibile e della più inconsolabile tristezza. Queste variazioni possono dipendere da diversi fattori, come il nostro stato di salute, quello che accade intorno a noi, i nostri progetti e le attività che stiamo svolgendo con le loro eventuali difficoltà più o meno grandi.

Il termine depressione è  piuttosto di moda, e alla domanda: “Come va?” può capitare di sentire rispondere: “Sono depresso”. Ovvero corriamo il rischio di confondere un sentimento di tristezza o delle difficoltà passeggere con una patologia.

E’ importante chiarire subito che la depressione NON è un’emozione! La depressione è una complessa condizione patologica, che coinvolge molti aspetti del funzionamento mentale e quando si soffre di depressione si possono osservare alcune importanti differenze con le normali oscillazioni dell’umore.

La prima grande differenza che possiamo notare riguarda la durata: solitamente tutte le nostre emozioni (compresa la tristezza) hanno la caratteristica di essere per loro natura continuamente variabili. Se pensiamo ad esempio a quando siamo stati gioiosi, è facile ricordare quanto la gioia fosse fluttuante ed alternata a tante altre emozioni!

Una seconda differenza riguarda l’esordio: se stiamo provando una qualche emozione negativa come ad esempio tristezza, rabbia, noia, gelosia, solitamente riusciamo anche a indicare qual è stata l’origine della nostra emozione.  Con la depressione le cose possono funzionare diversamente.

In parole semplici possiamo dire che la depressione è una forma alterata della comune tristezza sia per la sua intensità sproporzionata rispetto agli eventi, sia per la sua relativa invariabilità, con una influenza profonda in  molte aree della vita quotidiana, tanto da rendere difficili anche le azioni che fino a qualche tempo prima erano agevoli.

Come si riconosce la depressione?

La diagnosi di depressione, effettuata da uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra, dipende dalla presenza di diversi dei seguenti sintomi che siano presenti nella vita della persona per un periodo di almeno due settimane:

  1. Forte senso di abbattimento e tristezza: la persona può sentirsi triste, senza speranza, scoraggiata o “giù di corda” per la maggior parte della giornata. Alcuni lamentano di sentirsi “spenti”, di non avere sentimenti o di percepire un generale senso di vuoto.
  2. Calo d’interesse e di piacere: gli individui possono riferire di sentirsi meno interessati alle attività che prima erano piacevoli e che venivano svolte con interesse.
  3. Riduzione del desiderio sessuale: In alcuni individui si riducono significativamente i livelli precedenti d’interesse o di desiderio sessuale.
  4. Modificazione dell’appetito: l’appetito in alcuni casi è ridotto e l’individuo sente di doversi sforzare per mangiare. In altri casi invece l’appetito aumenta portando soprattutto alla ricerca di alcuni cibi particolari (solitamente dolci o altri carboidrati). Queste modificazioni comportano spesso una perdita o un aumento di peso significativi.
  5. Modificazione del sonno: le difficoltà del sonno sono spesso presenti e costituiscono i sintomi che portano spesso la persona a chiedere aiuto al medico.
  6. Presenza di agitazione o rallentamento: la persona depressa spesso è descritta da quelli che la conoscono come più agitata o rallentata del solito.
  7. Ridotta energia: La persona depressa può riferire di sentirsi stanca anche senza aver svolto attività particolari. Compiti che prima erano svolti con facilità possono richiedere uno sforzo considerevole e, alle volte, insostenibile.
  8. Senso di svalutazione e colpa: la persona depressa chiede scusa molte più volte di quanto faceva in precedenza. Questo è dovuto a una valutazione negativa di sé accompagnata da un senso di colpa rispetto a ciò che si è fatto (o che non si è fatto e si doveva fare).
  9. Difficoltà di concentrazione: molte persone depresse descrivono un’elevata difficoltà nel prendere decisioni, mettersi a pensare o concentrarsi su alcune cose che dovrebbero essere importanti per loro.
  10. Pensieri di morte: il pensiero della morte è spesso presente e può rimanere tale oppure trasformarsi in un tentativo di suicidio. Il pensiero di morte spesso è legato alla difficoltà di gestire il dolore e il disagio che si sta provando, oppure può essere legato alla convinzione che gli altri starebbero meglio se la persona fosse morta.

Occorre tenere presente che, per quanto alcune delle manifestazioni sopra descritte siano fortemente indicative di un disturbo depressivo, alcune possono essere presenti anche in altri disturbi mentali o di personalità. Per questo motivo è importante che la diagnosi, per essere considerata valida, venga eseguita da uno psicologo o psichiatra clinico, in modo da poter escludere altre patologie e quindi intraprendere il trattamento più adeguato.

Cosa si può fare?

La psicoterapia aiuta la persona depressa a vedere in una prospettiva differente i propri problemi e offre la possibilità di affrontarli in un modo nuovo, aiutando a interrompere il rimuginio caratteristico della persona depressa.

La terapia di tipo cognitivo comportamentale in particolare cerca di lavorare sulla depressione a tutti i livelli: insegnando alla persona depressa a gestire meglio i suoi pensieri irrazionali, le sue emozioni, le reazioni fisiologiche e i comportamenti/azioni nei confronti degli altri.  Lo scopo è quello di fornire alla persona una serie di abilità che possano essere utilizzate in autonomia nella vita di tutti i giorni, in modo da poter prevenire e affrontare in modo adeguato possibili eventi negativi futuri  e/o ricadute nella depressione stessa.

Il Centro Moses offre la possibilità di intraprendere anche un percorso di Terapia Online. In base alla problematica rilevata verrà discusso con il professionista la possibilità di proseguire il percorso online o dal vivo.

Nome(Obbligatorio)
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.

Psicologia e benessere: novità, eventi e curiosità