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Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo considerato poco diffuso fino a poco tempo fa, ma studi recenti hanno dimostrato che è più comune di quanto si pensasse.

Il DOC è caratterizzato da pensieri persistenti, intrusivi e non desiderati che la persona non riesce a controllare e che possono portare a notevole malessere e all’attuazione di comportamenti compulsivi, detti anche “rituali”. Si tratta di comportamenti eseguiti per ridurre il malessere e l’ansia o per prevenire il verificarsi degli eventi temuti; tali comportamenti spesso vengono sentiti come un bisogno irrefrenabile da chi soffre di DOC.

Il tipo di rituale spesso corrisponde chiaramente al pensiero intrusivo, ad esempio quando qualcuno si sente obbligato a lavaggi ripetuti come conseguenza dell’ossessione di potersi contagiare. Talvolta, però, non vi sono legami evidenti tra il tipo di comportamento ed il tipo di pensiero intrusivo, ad esempio quando qualcuno si sente obbligato a calpestare o a non calpestare le linee della pavimentazione per evitare che accada qualcosa di grave ai familiari.

Vi sono casi in cui mancano i rituali manifesti. In questi casi i rituali potrebbero essere mentali, ad esempio contare o pregare, ma il loro significato di riduzione dell’ansia è simile.

Molte persone che soffrono di DOC si rendono conto dell’assurdità e dell’inutilità dei rituali, ma si sentono comunque obbligati a farli. Sanno quindi che con ogni probabilità le mani non sono sporche e che quindi non hanno veramente bisogno di continuare a lavarsele; sanno che la casa non prenderà fuoco anche se non controlleranno ancora una volta che i fornelli siano spenti.

Proprio perché le persone si rendono conto di quanto sia irrazionale il loro comportamento, spesso si vergognano di ciò che fanno e tentano con enorme spreco di energie, a nascondere i propri problemi ai familiari e agli amici.

E’ molto importante che il vostro terapeuta conosca tutti i vostri sintomi così da poter costruire un programma personalizzato. Non vi deve stupire il fatto che il vostro terapeuta, con probabilità, avrà già sentito descrivere sintomi simili ai vostri.

I pensieri ossessivi

I pensieri nel DOC vengono definiti ossessivi poiché insorgono senza che la persona lo desideri e tendono a presentarsi ripetutamente producendo disagio e ansia.

Sono di solito chiamati pensieri, ma si può trattare di immagini o scene disturbanti che la persona tenta, ma non riesce a “scacciare” dalla mente.

Il disagio e l’ansia da essi provocato sono attenuati dai rituali (compulsioni). La riduzione del disagio tuttavia è solo di breve durata e quindi la persona provando nuovamente ansia sperimenta il bisogno di ripetere il rituale. Una frequente forma più subdola e mascherata di compulsione, la cui funzione risiede quindi nel diminuire il disagio, è rappresentata dalla richiesta di rassicurazione rivolta ai parenti ed amici secondaria all’insorgenza della preoccupazione. La rassicurazione avendo un effetto tranquillizzante, determina la caduta dell’ansia ma il sollievo è solo a breve termine…presto ritornerà il dubbio o il pensiero ossessivo e si avvertirà nuovamente il bisogno di rassicurazione (circolo vizioso).

L’evitamento

Nel DOC spesso c’è la tendenza a evitare le situazioni o gli oggetti che possono scatenare il disagio. L’evitamento sembra efficace e ragionevole ma non funziona poiché la persona è indotta ad evitare sempre di più le situazioni portando a un disagio maggiore. Inoltre, non si ha la possibilità di imparare che la situazione evitata non è pericolosa, per cui l’evitamento finisce con il rafforzare l’idea che lo sia davvero e quindi con il rallentare la soluzione del problema.

Cause

Non si conoscono con sicurezza le cause del DOC, è probabile che siano responsabili una combinazione di fattori psicologici, ambientali e una predisposizione biologica. In alcuni casi il disturbo esordisce da bambini, in altri durante l’adolescenza o all’inizio dell’età adulta.

Sottotipi di Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Mi riguarda?

Rispondendo alle domande elencate, potrai comprendere meglio se il Disturbo Ossessivo-Compulsivo ti riguarda. In caso una o più delle seguenti risultassero affermative, potrebbe essere utile approfondire la situazione con un professionista:

  1. Hai pensieri, impulsi, immagini ricorrenti e persistenti, situazioni che diventano intrusive e non desiderate, e ciò ti causa ansia e disagio significativi? Si creano quasi delle ossessioni?
  2. Se sì, tu tenti di ignorare, sopprimere o sovrapporre altri pensieri o azioni?
  3. Ti capita di eseguire comportamenti ripetitivi seguendo regole rigide, ad esempio lavarsi continuamente le mani, riordinare, controllare diverse volte, o senti l’obbligo verso alcune azioni mentali, ad esempio il dover pregare, contare, ripetere parole mentalmente?
  4. Hai la sensazione che i comportamenti ripetitivi o le azioni mentali ripetitive ti aiutano a gestire l’ansia o il disagio? Quasi che tu sia soggetto a una compulsione, cioè a un “dover fare”?
  5. Senti che queste ossessioni e compulsioni ti fanno consumare tempo e che ti limitano in qualche area della tua vita (familiare, lavorativa, sociale…)?
  6. Ritieni che le tue convinzioni siano decisamente vere o senti che potrebbero non esserlo?
  7. Hai o hai mai avuto dei tic?

Cosa fare?

La psicoterapia Cognitivo Comportamentale è efficace nel trattamento del DOC e aiuta a:

  • Ridurre il controllo eccessivo rivolto ai propri pensieri intrusivi
  • Aumentare il livello di tolleranza legato ai propri pensieri ossessivi accettando anche il rischio ad essi relato
  • Prevenire le risposte
  • Ridurre il senso di responsabilità e il timore di essere colpevoli
  • Tollerare l’ansia
  • Evitare di evitare

Il Centro Moses offre la possibilità di intraprendere anche un percorso di Terapia Online (vedi anche l’articolo specifico sulla psicoterapia online nel Disturbo Ossessivo Compulsivo).

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